TRE SEGRETI PER INVESTIRE IN TEMPO DI CRISI

ivan-maurizziIl periodo non è sicuramente dei migliori. Assistiamo a sconvolgimenti mai visti fino ad ora: aziende che chiudono in massa, incertezza politica e Stati che dichiarano bancarotta. La domanda da porsi è allora: quanto dista realmente da noi Cipro?

Non sto parlando di distanza geografica, ma di distanza economica. La crisi cipriota e le dichiarazioni del politico olandese Jeroen Dijsselbloem (balzato agli onori delle cronache dopo aver affermato in un’intervista, subito dopo l’accordo per il salvataggio delle banche di Cipro, che il “Modello Cipro” [cioè la decisione di applicare un prelievo coatto sui depositi bancari superiori ai 100000 €] sarebbe stato d’esempio per tutti i Paesi dell’ area Euro in difficoltà) hanno spaventato un po’ tutti:  investitori istituzionali e non.

E’ conveniente allora investire in tempi di crisi? Decisamente si, seguendo 3 semplici consigli:

1)    Non tenete mai troppi soldi nel c/c, spesso è solo un costo (per voi e per la banca) e, in casi di eccezionale crisi, potrebbero essere imposte limitazioni al prelievo del contante o imposti prelievi forzosi sugli stessi  (per evitare fenomeni di bank-run);

2)    Investite il grosso delle vostre disponibilità liquide in strumenti a bassa volatilità (titoli con scadenze brevi [18-24 mesi al massimo], fondi monetari) e facilmente liquidabili (tempo massimo una settimana);

3)    Usate parte del denaro a disposizione e le plusvalenze del punto 2), per entrare progressivamente nei mercati e negli strumenti a più alta volatilità attraverso un piano di accumulo (PAC), così da approfittare delle oscillazioni di prezzo che caratterizzano queste forme d’investimento.

Questi tre trucchi, vi consentono di essere prudenti ma contestualmente presenti in quelle situazioni che ora vi appaiono pericolose, ma che dopo vi permetteranno di  fare la differenza, in positivo, in termini di guadagno e soddisfazione personale. I tre punti precedenti vi permettono: di proteggere i vostri capitali da aggressioni esterne investendoli in attività reali; di avere un extra rendimento, per il solo fatto di non parcheggiarli in c/c. Non credete alle mie parole, ma verificate anche solo attraverso delle simulazioni. Osate sempre qualcosa di degno!

A cura di Ivan Maurizzi

Pubblicato il: 29 Luglio 2013