Tre segreti per migliorare il percorso della procreazione assistita

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Amilcare SpinapoliceOggi sempre più coppie hanno bisogno di rivolgersi alla procreazione assistita, per poter concepire.
Le motivazioni sono molteplici. Sono implicati: la precarietà del lavoro,  il ritmo di vita. Tutti noi, oggi passiamo meno tempo in famiglia, programmare una gravidanza in queste condizioni è francamente difficile, inoltre vengono citate come cause di ipofertilità, errati stili di vita, uso ed abuso di alcool, fumo, droghe. Infine una parte importante fra le cause va attribuita al degrado ambientale.

Gli esperti ritengono, che tra qualche anno, circa il 50% dei nati, sarà stato concepito in provetta. Non sempre le coppie sono preparate alla lunghezza del percorso, alle sue difficoltà agli insuccessi, a cui potrebbero andare incontro. Per prepararle, per affiancarle nella scelta suggeriamo  tre accorgimenti che potranno, sicuramente, risultare molto utili, sempre che ci si impegni a seguirli, con determinazione convinzione.

Primo segreto:
Iniziate il percorso di fecondazione assistita, solo dopo aver valutato ogni altra ipotesi, ivi comprese: l’affido, l’adozione, … Ed il non fare niente. Preso atto della situazione biologica, ci si può adeguare ad una realtà che non dipende da noi e che quindi non può essere considerata nè una colpa, nè una sconfitta.
Questo primo passo richiede una buona conoscenza di sè stessi e della coppia. È il momento del massimo impegno, e della massima sincerità, indiscutibilmente il più importante.

Secondo segreto:
Non inseguite i successi delle vostre amiche o delle coppie di conoscenti.
La medicina è scienza umanistica, da uomo a uomo, individuale.
Se avete deciso, che l’assistenza biologica, è la strada che volete  percorrere, sappiate che l’ impegno è notevole, ed anche il vostro medico, conta sulla vostra determinazione, che deve essere il frutto non solo della volontà, ma anche della voglia. Cercate allora di affidarvi ad un centro che vi faccia sentire a proprio agio, dove la malattia, viene considerata, dopo del malato. Oggigiorno i valori del comunicare sono importanti, e sono all’attenzione di ogni struttura, fermatevi dove vi sentite più beneficamente coinvolti.

Terzo segreto:
Il percorso di assistenza al concepimento, dovunque eseguito, sebbene ottimamente eseguito, non garantisce la soluzione del problema. I risultati non possono mai essere certi, mai dati per scontato.
Anche in questa fase è indispensabile l’impegno x non cadere in depressione, per non scoraggiarsi. Bisogna mantenere solida la propria convinzione e la propria determinazione. L’insuccesso è previsto e prevedibile, non bisogna colpevolizzare la tecnica, nè, gli operatori.

Rinunciare o insistere poi è scelta personale.

A cura di Amilcare Spinapolice

Pubblicato il: 16 Febbraio 2012