Tre trucchi per creare un tesoretto
Negli ultimi tempi c’è stato un gran parlare del figlio di William e Kate, George di Cambridge, di quanto sarebbe pesato, di che colore avrebbe avuto gli occhi, a chi sarebbe somigliato di più… Da buon consulente, io ho pensato al fatto che questo bambino non avrà problemi economici in futuro, essendo il terzo come linea di successione al trono inglese, potendo disporre di un patrimonio quasi illimitato.
Lo stesso però non posso dire di tutti i bambini che sono nati, e che nasceranno in Italia. Perché esiste un problema, forse non tutti sanno che il fabbisogno economico per nutrire, istruire ed educare un figlio si aggira intorno ai € 500.000! Ci avete mai pensato? Molti genitori non lo fanno, più spesso sono i nonni a pensare a questi aspetti. Non era inusuale negli anni ‘70-‘80, vedere aprire dei libretti di risparmio, in banca o alle poste, dedicati proprio ai nipoti, che ne avrebbero usufruito solo da maggiorenni. Questa pratica purtroppo è andata scemando, ma io vi dico che il caso di riportarla in auge.
Come fare però? Le strade principalmente sono tre:
1) Incominciare ad accantonare anche pochi euro ogni mese in un conto di risparmio, oppure in un libretto di risparmio o in un altro strumento utilizzando la metodologia PAC (metodo faida-te);
2) Rivolgersi ad una delle tante compagnie vita che propongono strumenti specificamente costruiti per esigenze di questo tipo, alcune addirittura prevedono un co-interessamento del/la bambino/a, prevedendo un aggancio della redditività della polizza ai meriti scolastici (metodo misto);
3) Piegare alle nostre esigenze strumenti che magari non sono proprio nati per questo specifico scopo, quali ad esempio fondi comuni di investimento, titoli obbligazionari a lungo termine, ETF ecc. utilizzati con modalità specifiche previste magari da società di investimento (delega totale).
Come si può vedere le strade sono molteplici, ma quello che più è importante è vedere che conducono tutte ad uno stesso obiettivo e cioè la creazione di un capitale consistente, che permetta ai vostri figli di non dover fare delle scelte di vita esclusivamente dettate dalle condizioni economiche. La cosa fondamentale che va ricordata, è che prima pensiamo a dar vita ad investimenti di questo tipo, prima potremo essere tranquilli del fatto che i nostri figli, non dovranno rinunciare a nulla di ciò di cui hanno bisogno. Come al solito non credete alle mie parole, ma verificate sempre. Osate qualcosa di degno.
A cura di Ivan Maurizzi