Uso della maiuscola
La maiuscola iniziale è d’obbligo in due casi:
• Segnalare l’avvio di un periodo, sia come assoluto, sia dopo un punto
• Con i nomi propri
Non sempre la distinzione tra nome proprio e nome comune è così netta. Devi scrivere “un discorso del Papa” o “del papa”?
Probabilmente i cattolici scriveranno la parola Papa con la lettera maiuscola e gli indifferenti o gli ostili al cattolicesimo scriveranno la parola papa con la lettera minuscola.
“Il criterio… nelle escursioni dell’uso e della sensibilità sociale… sembra essere quello del “nome proprio”. Quando una parola o una sequenza di parole indicano non un concetto, ma un individuo, un ente concreto e unico, devono cominciare con la maiuscola. Il problema è allora decidere se ci troviamo in presenza di una entificazione e, nel caso di sequenza, qual è il punto di passaggio dal concetto all’ente; il che dipende, nello scrivente, dalla sua maggiore o minore disposizione, psicologica e linguistica, a entificare”. Giovanni Nencioni – Accademia della Crusca.
La maiuscola iniziale si trova in modo corretto:
1. Nomi di persona o soprannomi (il Guercino, il Magnifico); nelle desinazioni di Dio: il Padre, il Creatore; nomi di cose o di concetti personificati: Amore e Psiche; l’appellativo che accompagna un antroponimo (l’avvocato Rossini, il cardinal Benedetti ecc.); quando l’appellativo fa le veci del nome proprio (es. l’Avvocato per intendere Agnelli)
2. Nomi o luoghi geografici – reali o inventati
3. Nomi di corpi celesti. La minuscola va riservata a terra, sole, luna, a meno che non si tratti di contesti scientifici
4. Nomi di feste (Natale, Capodanno, Pasqua)
5. Titoli di un libro o di un’opera artistica
6. Sigle. Es. CGIL, ONU. Per le sigle dei partiti politici puoi usare la maiuscola per tutte le lettere, solo per l’iniziale o la minuscola per tutta la sigla es. DC, Dc, dc
7. Sostantivi derivanti da nome geografico
a. Singolari maschili che indicano un territorio (nel Livornese)
b. Nomi di popoli storici (i Romani), per indicare invece la popolazione attuale si usa la minuscola (i romani)
8. Nomi dei punti cardinali. Oltre i quattro punti, sono compresi anche Settentrione, Meridione, Oriente, Occidente, Mezzogiorno.
9. Alcuni nomi di nozioni astratte o organismi pubblici. Ad esempio, “la Chiesa” intesa come l’insieme di clero e fedeli, “la chiesa” intesa come edificio. “La Camera” se ti riferisci a quella dei deputati
10. Nomi di secoli (il Cinquecento, il Novecento), o periodi di avvenimenti importanti (il Rinascimento, la Restaurazione)
11. Dopo un punto esclamativo, interrogativo. Puoi usare la maiuscola o la minuscola a seconda della tua percezione dello stacco tra le due parti della frase. Se il discorso continua, puoi usare anche la minuscola. Ogni scrittore però si comporta come vuole, puoi mettere la maiuscola anche se la frase dopo il punto esclamativo o interrogativo è il proseguimento di quella precedente. La stessa regola vale anche per i tre puntini di sospensione
12. Dopo i due punti di un discorso diretto. Ad esempio, “gli disse: – Pensi di mangiare a casa, oggi?”