Voucher lavoro
Il 29 Aprile, Bruno Editore pubblicherà il mio primo ebook, primo perché sicuramente ne scriverò un secondo, su un progetto che sto seguendo e ho pensato molto sull’argomento da trattare in questo articolo ospitato nel blog della Bruno Editore.
Nell’eBook “Trovare Lavoro in Azienda” tratto diversi aspetti che, devono essere analizzati per una fruttuosa ricerca di lavoro. Tra i quali, la conoscenza di se stessi e degli altri, le modalità migliori per la ricerca di informazioni e l’importanza dei contatti.
Altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione è la capacità di proporre al potenziale datore di lavoro una formula di collaborazione ottimale per entrambi.
A volte però ottimale per il candidato significa immediata assunzione a tempo indeterminato, mentre per il datore di lavoro una collaborazione a tempo determinato che comporti il minor costo possibile e minor impegno per il disbrigo delle pratiche di assunzione/collaborazione.
Con questo articolo integro le idee e i metodi descritti nel book, con una informazione a mio avviso importante che aiuterà i lettori nell’affrontare la ricerca di lavoro.
Spesso nella ricerca di lavoro ci viene proposta inizialmente una collaborazione occasionale (CO.CO.PRO.) che ci soddisfa pochissimo, ma dovrebbe darci la spinta per migliorare e farci apprezzare dal datore di lavoro, far vedere e far conoscere il nostro valore.
Il CO.CO.PRO. aiutava le aziende nel momento in cui dovevano avvalersi dell’aiuto di uno o più collaboratori per svolgere alcune mansioni. Immaginate una azienda agricola cosa doveva affrontare nei periodi delle vendemmie, o del raccolto di pomodori, olive ecc.
Decine e decine di contratti per i braccianti occasionali (quando non erano pagati in nero).
Il 06-08-08 è stato convertito in legge un decreto legge 112 del 25-06-08 che introduce modifiche sulla disciplina del lavoro occasionale di tipo accessorio.
Infatti, la legge, estende la possibilità di utilizzare i voucher o buoni lavoro, impiegati appunto nel settore agricolo, anche ad altri settori, quali il commercio, turismo e servizi.
I voucher non sono altro che buoni consegnati al lavoratore che può riscuotere con facilità, con un valore nominale di 10 € e 50 €.
Regolarizzare i compensi dovuti alle maestranze occasionali nel settore agricolo per il periodo delle vendemmie è molto più semplice. Per un compenso di 70 € giornalieri basta consegnare due buoni da € 10 e uno da € 50 oppure 7 buoni da € 10.
Il sistema dei buoni lavoro, come recita la circolare INPS n° 104 del 1-12-08, “può trovare ampia applicazione, da parte di tutte le tipologie di datori di lavoro e imprese, ANCHE con riferimento ai giovani con meno di 25 anni regolarmente iscritti ad un regolare corso di studi….” Potete visionare la circolare sul sito www.inps.it
Ho evidenziato la parola ANCHE, perché sottolinea la possibilità di applicare il sistema dei buoni lavoro a chiunque, più giovane di 25 anni o meno.
Quindi chiunque, nella ricerca di lavoro, può proporre questo sistema di retribuzione al potenziale datore di lavoro anche solo per periodi brevi.
Sono convinto che un sistema snello come questo possa essere di aiuto sia ai collaboratori in cerca di occupazione sia alle imprese che hanno necessità di aiutanti nelle varie attività lavorative.
Ci sono due possibilità per ottenere i voucher:
– la prima è che il prestatore si registri al sito dell’INPS con i propri dati, in seguito gli verrà consegnata una card nella quale verranno accreditate le somme relative alla prestazione svolta.
– la seconda è che sia il committente a registrarsi al sito dell’INPS, con i propri dati, comunicando inoltre i dati e codice fiscale del prestatore del servizio.
Questa comunicazione assolve il committente a comunicare all’INAIL i dati del collaboratore in quanto è l’ente di previdenza a darne comunicazione all’INAIL.
Richiesti i voucher, il datore di lavoro deve corrispondere, anticipatamente, all’INPS il totale del corrispettivo della prestazione o con modello F24 o con versamento in c/c postale o con bonifico.Il processo si chiude quando il collaboratore percepisce e riscuote i buoni.
Il valore nominale, come recita la circolare 104, “ è comprensivo della contribuzione a favore della gestione separata INPS, di quella in favore dell’INAIL e di una quota per la gestione del servizio. Il valore netto del voucher da 10 € nominali, cioè il corrispettivo netto della prestazione, in favore del prestatore, è quindi pari a 7,50 euro, mentre per il buono da € 50 è pari a 37,50.”
In definitiva il buono lavoro ha le componenti del contributo INPS e l’assicurazione INAIL, che vengono accreditate nella posizione contributiva del lavoratore.
Ma c’è un ulteriore aspetto che per molti può essere importante.
Riporto esattamente la circolare “per il prestatore/lavoratore di natura occasionale accessoria non può dare luogo nel corso di un anno solare a compensi superiori a € 5.000 da parte di ciascun committente. Si ricorda che il compenso del prestatore/lavoratore che ha svolto attività occasionale accessoria è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato (d.lgs 276/03, art 72 c.3)”
A voi le considerazioni su questo aspetto.
Conoscere questo strumento da proporre ai potenziali datori di lavoro può fare la differenza tra voi è un altro candidato, che per scelta rifiuta le collaborazioni occasionali considerandole poco qualificanti.
Sono convinto che presentarsi ad un colloquio e proporre questa soluzione al datore di lavoro, quando le altre strade della “trattativa” si stanno o si sono chiuse, possa aumentare le probabilità di successo a fine colloquio.
Naturalmente il consiglio è prepararsi prima seguendo un filo conduttore come descritto nel eBook “Trovare Lavoro in Azienda”.
E Voi cosa ne pensate?
A Cura di Caludio Casula,
Autore di “Trovare Lavoro in Azienda”